Descrizione
Origine: Sicilia
Curiosità: La barbabietola rossa (Beta vulgaris) è un ortaggio a radice ricco di preziosi nutrienti, tra cui fibre, acido folico (vitamina B9), manganese, potassio, ferro e vitamina C. È una delle poche verdure rosse dal sapore dolciastro, ma grazie al suo contenuto di fibre, può essere consumata anche in caso di diabete o iperglicemia ed è molto utile in gravidanza, grazie alla presenza di folati.
Le barbabietole rosse sono remineralizzanti e ricostituenti, oltre a essere estremamente benefiche soprattutto negli stati influenzali. Questo perché contengono grandi quantità di sali minerali e vitamine. Inoltre, le fibre e l’elevato quantitativo di acqua le rendono depurative e digestive. Dal momento che certi composti chimici contenuti dall’ortaggio sembrano essere capaci di rivitalizzare i globuli rossi, il consumo di barbabietole è consigliato particolarmente ai soggetti anemici. È raccomandato consumarle crude, appena stufate o gratinate. Meglio evitare invece le cotture prolungate.
Visto l’elevato contenuto di sali minerali e di ossalati se ne sconsiglia il consumo a chi soffre di calcolosi renale. Inoltre, il consumo di barbabietole è sconsigliato a chi soffre di acidità di stomaco poiché stimolano la produzione di succhi gastrici.
Utilizzi: La barbabietola rossa, detta anche rapa rossa, è conosciuta sin da tempi antichissimi, ancora prima dell’era cristiana.
Il caratteristico colore della barbabietola rossa è conferito da molecole antiossidanti chiamate betalaine utilizzate come coloranti naturali nell’industria alimentare, riconoscibili in etichetta con il codice E 162. Della barbabietola si consuma prevalente la radice, ma anche le foglie sono ottime per la propria ricchezza di vitamine; è dunque consigliato mangiare entrambi le parti. La radice di barbabietola viene spesso chiamata impropriamente rapa rossa. Tuttavia, non sono esattamente la stessa cosa. Entrambe rappresentano una radice, ma, mentre la rapa (Brassica rapa) appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, la barbabietola (Beta vulgaris) rientra nella famiglia delle Chenopodiaceae.
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